Locandina del film |
Regista, tatuatore, scenografo, artista a tutti gli effetti, Giampiero Caira ci spiega in questa intervista come è nata l'idea per la realizzazione del suo film : 'Lacrime di San Lorenzo', un'opera prima che sarà in sala nei prossimi giorni, ma che già prima di uscire ha suscitato interesse e scalpore per la tematica trattata.
Un film in uscita
“Lacrime di San Lorenzo”, una storia dalla tematica originale e
contemporaneamente molto sentita ai nostri giorni, una storia che prende le sue
origini da un fatto realmente accaduto, ce ne vuoi parlare?
Di professione faccio il tatuatore, ma, come molti mi
definiscono, sono fondamentalmente un artista poliedrico: dipingo, disegno e
realizzo scenografie, amo la moda, mi interesso di cinema. Collegandomi proprio
al mondo cinematografico, l’idea di girare “Lacrime di San Lorenzo” mi scaturì
da un fatto capitatomi alcuni anni fa. Un giorno, una coppia venne da me per
farsi tatuare il volto del loro bambino che all’inizio pensavo fosse morto. I
genitori dissero allora che il loro bimbo non era morto, ma presto sarebbe
giunta la sua fine perché affetto da una gravissima e rara malattia incurabile.
Mi raccontarono così il loro calvario. La cosa mi toccò profondamente e in due
nottate scrissi la sceneggiatura di questa vicenda, decidendo di girare e produrre
anche il film. Ho voluto io stesso interpretare la parte del papà del bimbo perché
quel ruolo lo sentivo intimamente mio.
Il piccolo Luca nel ruolo di Mattia |
Nel film spesso
vengono citate le cinque leggi biologiche del dr. Hamer, di cosa si tratta
esattamente?
Nel film viene trattato il tema delle 5 leggi biologiche
scoperte dal dr. Hamer e la correlazione tra i conflitti emotivi che
caratterizzano la nostra esistenza. Secondo questa teoria, la malattia non è
altro che la risposta sensata al conflitto che si genera quando i 3 livelli:
corpo, psiche, cervello vanno in tilt. E’ un programma biologico che dapprima
ammala il corpo e poi lo ripara al momento della soluzione del problema. La
malattia, quindi, è la manifestazione del disagio, una fase che ci spinge alla
sopravvivenza e non alla nostra distruzione, anche se ciò può sembrare un
controsenso.
L'attrice Cristina Serafini ed il piccolo Mattia |
La disperazione per
un figlio affetto da una malattia rara può portare i genitori a compiere atti
estremi, come tu narri anche nel film, azioni borderline, potremo definire,
dunque, “Lacrime di San Lorenzo anche un
film di genere thriller?
Io credo che un genitore sia disposto a tutto, anche a
vendere l’anima per un figlio malato. Il film però si colora di una sorta d’intreccio
thriller.
Gli attori Matteo Tosi e Massimo Bonetti |
Un film che ha
incontrato molti ostacoli nella sua uscita cinematografica, vuoi spiegarci i
motivi?
Ostacoli? Diecimila, è un film verità e denuncia. Voglio
ricordare che allo scopritore delle 5 leggi biologiche sono stati perpetrati decine
di attentati, a me hanno tentato di farmi desistere dal far uscire il film, ma,
come vedete, non ci sono riusciti.
Un cast d’eccezione
in questo film, attori famosi che
spaziano dalle fiction televisive al grande schermo, nomi noti come: Orso Maria
Guerrini, Matteo Tosi, Massimo Bonetti, Cristina Serafini, Daniele Favilli,
qual è stato il segreto nell’essere riuscito a coinvolgerli nel progetto
“Lacrime di San Lorenzo?
Il segreto? Facilissimo: gli attori lo hanno trovato
sensato, bello e sensibile tanto da volerne fare subito parte.
L'attore Orso Maria Guerrini |
L'attore Daniele Favilli |
L'attore Adriano Chiaramida |
Sappiamo che ci sono
già due date confermate per l’uscita di questo film, il 24 e il 25 presso il
Teatro Manzoni a Cassino, poi annunciarci delle altre date e luoghi in cui il
film sarà nelle sale?
Il 24 ci sarà l’anteprima nazionale al Teatro Manzoni di
Cassino con molti attori e stampa presente. Il 25 si replicherà con altre due
proiezioni presso il medesimo e poi dal 26 ci sarà l’uscita nazionale che
prevederà molte sale in diversi capoluoghi, da Roma a Sondrio, da Nuoro a
Catania e ancora Bergamo, Mantova, Rovigo, Padova. Le sale continuano ad
aderire.
Il regista e attore Giampiero Caira |
Dal punto di vista di
un regista, quale pensi sarà la reazione del pubblico, dopo aver visto il tuo
film?
Questa è una domanda da un milione di dollari, un’altra
domanda, prego? Ho il terrore, non lo nego. Come posso preventivare un progetto
di tale portata sociale? Difficilissimo, l’attesa del pubblico è tanta, come mi
viene spesso palesato sia sui social network sia a livello personale. L’entusiasmo
e le aspettative sono più che benevole, ma solo all’uscita sala potrò dire se
scappare all’estero.
La redazione di Filmania
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