La sceneggiatura del serial tv "Dracula" si distacca dall'iconografia ormai solidificata dei vari film del genere visti finora. Il conte Vlad si presenta in modo totalmente nuovo, sotto le spoglie di un ricco ed illuminato imprenditore americano che brevetta e mette in pratica un sofisticato macchinario per portare l'energia geomagnetica nella città londinese.
Questo è l'incipt per rivisitare in epoca vittoriana alcune tematiche, tra cui l'atteggiamento ottuso verso tutto ciò che è moderno, dinamico, progressista di cui Dracula si fa carico ed interprete.
Nella narrazione le scene "topos" dei vari "Dracula" si intrecciano alla storia di un'epoca che somiglia molto alla nostra, dove il potere predominante impedisce spesso la sperimentazione di nuove tecnologie per un tornaconto economico, a discapito della collettività.
Anche le figure femminili che agiscono nel film sono ben caratterizzate e portano ciascuna delle personali istanze, soprattutto Mina Murray in cui il conte rivede e riconosce l'amata moglie Ilona, giovane ed emancipata studentessa di medicina attenta a tutto ciò che la scienza moderna può offrire.
Chi avesse sospettato nel serial di assistere quasi unicamente ad una sequenza di "morsi e sangue" certamente rimarrà deluso perché questo "Dracula" è molto, molto di più, sia per l'intreccio narrativo che per la descrizione psicologica dei personaggi che animano il racconto.
Nessun commento:
Posta un commento