Ad una settimana dalla
prima nazionale incontriamo l’attore, nonché scrittore, produttore e regista
Matteo Tosi che ci parla della “sua” Opera Palladio, un cinemusical storico
sulla vita di uno dei più grandi architetti mondiali, dichiarato anche il
“padre dell’architettura americana” al 111 congresso degli Stati Uniti
d’America; connubio di musica, danza e cinema, un fluttuare toccante tra
sentimento ed emozioni, tra parola e musica, arte e verità storica.
1)Un’opera teatrale incentrata su Andrea
Palladio, soggetto completamente nuovo direi, portare in scena la vita di un
architetto e nel caso specifico uno degli architetti più famosi al mondo non
deve essere stato facile quindi mi domando, come ti è nata questa idea e a
quali fonti ti sei ispirato per scriverla?
Nel
2007 Simonetta Rovere, coreografa e autrice di Opera Palladio insieme a me, mi
chiese di fare una voce off per un balletto che stava preparando per uno
spettacolo in Villa Badoer dedicato a Palladio. Io che collaboro con lei da
molti anni, mi prestai volentieri. Incominciai a studiare un po’ l’’artista veneto
e mi accorsi di quanto fosse interessante la sua vita. Scrissi un monologo in
forma di lettera-testamento. Lo spettacolo riuscì bene. Quell’esperienza mi
spinse ad approfondire meglio la vita di uno degli architetti più famosi del
mondo, così pensai con Simonetta di farne un Musical. Una sera poi, amando io
particolarmente il cinema, proposi di farne un Cinemusical. Nacque così la
prima idea di Opera Palladio il Cinemusical.
i progetti |
Andrea Palladio nello studio di Gian Giorgio Trissino. |
2)Dicevi
che “Opera Palladio” è un cinemusical, ma cos’è esattamente un cinemusical e
cosa il pubblico deve aspettarsi
di vedere esattamente?
L’opera
per la prima volta coniuga fiction, nella forma che ricorda i famosi
sceneggiati della tradizione italiana e musical, fondendo stile classico e
contemporaneo e usando i diversi linguaggi della musica, della danza, del
teatro e del cinema. I passaggi narrativi della sua vita sono raccontati attraverso
ricostruzione di fiction, mentre sono affidati alla danza, alla recitazione
live e al canto gli aspetti più intimi ed emozionali dell’artista. Lo
spettatore quindi si troverà a vedere uno spettacolo che integra in un unico
percorso narrativo cinema e teatro.
3)Sono curiosa, ho letto di una scena, una
specie di estasi che l’architetto Andrea Palladio vive una volta arrivato a
Roma, una scena dove immagini e balletto (se non erro) si fondono
magistralmente insieme, me ne vuoi gentilmente parlare?
Dopo
l’erudizione impartita dal Trissino, Andrea parte per Roma dove avrà modo di
vedere la bellezza delle opere di Bramante e Michelangelo, tra cui anche la
Capella Sistina. Si è deciso quindi di rappresentare questa fascinazione, in
una sorta di delirio noto come sindrome di Stendhal che provoca tachicardia,
capogiro, vertigini e confusione in soggetti messi al cospetto di opere d'arte.
Ed è quello che capita al “nostro” Andrea giunto a Roma.
Sindrome di Stendhal-Compagnia Danza Teatro Corrente |
4)Venendo alla parte cinematografica dello
spettacolo in quali location è stata girata “Opera Palladio”?
E’
stato molto difficile trovare posti nei quali ricostruire ambientazioni del
1500, ma con ingegno e tanta buona volontà e optando per la forma
cinematografica dello “sceneggiato” che ha sicuramente agevolato le riprese,
siamo riusciti a trovare location adatte, in particolare a Fratta Polesine
presso il Manegium e Villa Fanan. La scena del Ballo per l’ingresso in società
di Andrea ambientata in Villa Cricoli è stata girata in Villa Badoera (per
altro una delle sue più belle ville), mentre la scena della peste veneziana è stata girata a Comacchio per questioni
logistiche e di praticità.
La peste- Comacchio |
Museo Manegium- Fratta Polesine |
Villa Badoer (Fratta Polesine) -all'interno è stata girata la scena del ballo in occasione dell'ingresso in società di Andrea Palladio. |
5)In quest’opera interpreti Gian Giorgio Trissino, il poeta, drammaturgo e mentore del Palladio. Come ti sei preparato ad interpretarlo e che affinità hai con questo personaggio?
Gian
Giorgio Trissino è il maestro ‘Erudito’, che ha saputo riconoscere fin da
subito il talento di Andrea, agevolandone la formazione e l’ingresso in un
mondo che lui stesso non avrebbe mai neanche lontanamente sognato, considerando
le umili origini nel quale è nato e vissuto. E’ stato bello interpretare il
ruolo del Trissino, perché è stato un poeta e credo fosse persona dotata di
grande intelligenza, sapienza e generosità.
Gian Giorgio Trissino |
L'osservazione delle stelle-Gian Giorgio Trissino e Andrea Palladio |
Prima
di essere regista e produttore, ruoli che peraltro condivido con Simonetta
Rovere, di questo spettacolo mi sento soprattutto l’autore della sceneggiatura
e dei testi. Questo è stato per me l’aspetto sicuramente più stimolante e
creativo, anche se la sceneggiatura iniziale prevedeva scene molto più
complesse d’impianto decisamente cinematografico, ma le difficoltà produttive
mi hanno indotto ad optare per scelte diverse. Questo tipo di lavoro mi ha
permesso di coniugare la conoscenza dei fatti riguardanti la vita di Palladio
con quelli storico-sociali, cercando di creare un quadro nuovo nel quale
“calarmi” per poi immaginare situazioni e dialoghi. Da quelli di vita
quotidiana a quelli di spessore più erudito fino ai più “eversivi” nelle scene
con i calvinisti. Tutto questo viene poi
completato nella stesura dei testi delle liriche, la cui musica è del maestro
Paolo Zambelli, che seguono un filo logico nella vita artistica di Palladio. I
ruoli di regista e produttore sono stati più impegnativi, con difficoltà di
vario genere. La storia sarebbe troppo lunga da raccontare, non basterebbe una
vita.
7)Manca ormai pochissimo perché Opera
Palladio venga messa in scena al Teatro Sociale di Rovigo, cosa vorresti dire
agli spettatori che verranno ad assistere allo spettacolo?
Semplicemente
di venire. Sono curioso di conoscere il loro parere. E’ un esperimento, vedremo
se funziona.
Matteo Tosi nella parte di Gian Giorgio Trissino- scena studio |
Staff di Filmania
Nessun commento:
Posta un commento