Regia: Paul Greengrass
Cast: Tom Hanks, Barkhad Abdi, Catherine Keener
Distribuzione: Sony Pictures
Genere: azione, biografico, drammatico, thriller
Un cargo battente bandiera statunitense, chiamato Alabama,
viene sequestrato in acque internazionali da pirati somali che, con i loro
vecchi motoscafi e sistemi rudimentali, come in antichi arrembaggi pirateschi
riescono a introdursi nella nave e prendere in ostaggio il loro capitano
Richard Phillips, qui interpretato dall’attore più volte premio oscar Tom
Hanks.
Un’incipit nuovo, quello proposto da “Captain Phillips –
Attacco in mare aperto”, capace di convogliare l’attenzione su di un problema
attuale come il fenomeno della pirateria somala e la miseria che attanaglia
l’Africa, costringendo dei poveri pescatori a tramutarsi in pirati alla mercè
di organizzazioni malavitose, senza scrupoli.
Temi importanti si uniscono alla tragedia privata di un
equipaggio preso in ostaggio; paura, angoscia, reazioni individuali vengono ben
sottolineate dalla regia di Paul Greengrass e dalla
recitazione magistrale dell’attore protagonista Tom Hanks. Un cast che funziona fatto di nomi noti e poco
noti al grande pubblico, come il team di attori somali che, con la loro estrema
magrezza e abilità recitativa, riesce a far capire allo spettatore l’estrema
povertà di un popolo portato allo sfinimento da avidi interessi capitalistici.
Con Captain Phillips l’impressione
sarebbe quella di ritornare ai grandi film impegnati socialmente, alle regie
indimenticabili firmate Michael Mann (Insider – Dietro la verità) e Stephen
Soderbergh (Erin Brockovich - Forte come la verità), ma il finale non soddisfa l’aspettativa; frettoloso e troppo concentrato sull’azione,
la tematica decade nella solita “americanata action” dove deve
obbligatoriamente risplendere il marchio USA.
Joe Lake
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