giovedì 12 settembre 2013

L'HORROR POLESANO SBARCA A VENEZIA

Polesine Film Commission, il regista Ivan Zuccon e la troupe
Quest’anno, alla 70esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, si è svolta un’interessante rassegna con dibattiti e proiezioni dedicata alla filmografia legata al territorio veneto, in particolare il Polesine.
Promossa da “Polesine Film Commission”, nello spazio dedicato alla regione Veneto, ha avuto un doveroso omaggio un regista molto conosciuto e apprezzato soprattutto all’estero, Ivan Zuccon, affermato filmaker di numerosi film horror, con una ricca carriera alle spalle. All’incontro, svoltosi domenica 1 settembre presso l’Hotel Excelsior del Lido, hanno presieduto, oltre al giovane regista, il noto commentatore dei film di genere e corrispondente estero per la rivista Fangoria, Roberto D’Onofrio, la produttrice cinematografica Roberta Melissa Marelli e due dei pochi attori italiani Matteo Tosi e Michael Segal (assieme a Emanuele Cerman),  con i quali il regista ama lavorare.

l'attore Matteo Tosi, Michael Segal e la produttrice Marelli
Ivan Zuccon, incalzato dalle domande del giornalista, ha parlato della sua carriera, iniziata da giovanissimo, collaborando come assistente per Pupi Avati nel film “La via degli Angeli” ed è attualmente il suo montatore per programmi tv e documentari. Ha spiegato il suo metodo di lavoro, ribadendo il concetto che un film è innanzitutto un prodotto d’equipe, che prevede la collaborazione e le intuizioni degli attori coinvolti. Lui non prepara storyboard, tutto è nella sua mente, la sua narrazione si svolge, prende corpo e si sviluppa secondo una linea decisa sul set, in accordo con i personaggi del suo racconto cinematografico.  Per Zuccon l’horror è l’espressione più intima delle paure e delle ossessioni che affliggono l’essere umano, asserendo che è la società contemporanea a far leva su questo, nell’amplificare il senso della paura a livello collettivo, attraverso fatti di cronaca o eventi resi noti dai più comuni organi di diffusione di massa, soprattutto giornali e TV. I temi fondamentali delle ossessioni riprese dal regista sono appunto la paura come incipit per le azioni irrazionali e la religione che, secondo l’iconografia conosciuta, è da sempre legata all’idea della morte: morte e fede, dicotomia indissolubile nella sfera della coscienza umana. In questo clima si sviluppano le storie nelle quali il territorio ha un’importanza rilevante. I suoi film sono ambientati proprio lì, dove egli vive, nelle atmosfere rarefatte e nebbiose della terra polesana, lungo gli spazi aperti dominati da fitti boschi di pioppi e fiumi che abbondano in tutto quel territorio. Se la storia è girata in interno, preferisce i vecchi casali, le ville contadine dismesse per un’ambientazione dal carattere cupo e claustrofobico. Secondo il giovane regista, il Polesine è un territorio che offre una grande opportunità scenica, degna di essere immortalata sul grande schermo.

Il presidente Polesine Film Commission, Ivan Zuccon e Roberto D'Onofrio
 A dimostrazione di quanto rivelato da Zuccon, è stata proiettata per gli ospiti una clip con due dei film più interessanti realizzati dal regista: “Colour from the Dark”, la cui sceneggiatura è stata ripresa da un racconto di Lovecraft e un film di prossima uscita “Wrath of the Crows”, girato in lingua inglese anche con alcuni attori stranieri, che verrà doppiato in italiano per essere diffuso nelle maggiori sale cinematografiche del nostro paese. La visione delle sequenze estratte dai due lavori cinematografici è stata accolta con grande entusiasmo, soprattutto per le performances dei due attori presenti, Matteo Tosi e Michael Segal, protagonisti  dei film. Le loro interpretazioni incisive, toccanti, drammaticamente emozionanti hanno letteralmente bucato lo schermo, per la gioia degli spettatori amanti del genere e non solo. Una recitazione davvero coinvolgente, uno spettacolo per gli occhi che auspica loro di calcare le scene della cinematografia internazionale.
A fine evento, gli attori hanno così commentato:

Matteo Tosi: "E' riduttivo chiamare Ivan Zuccon regista. E' un autore autentico e sensibile che lavora in sinergia con attori e troupe, riuscendo a "creare" sul set sempre qualcosa di inaspettato e imprevedibile. Lavorare con lui è pura creazione artistica. Sono felice che abbia potuto avere questa vetrina presso Polesine Film Commision nello spazio della Ragione del Veneto, e mi auguro da veneto che le Istituzioni e il suo territorio sappiano  valorizzare e sostenere sempre di più, il lavoro di un talento mondiale di cui tutti gli italiani devono andare fieri".

Michael Segal: “Essere presente a Venezia con una selezione di film dove sono protagonista e co-protagonista è stata una soddisfazione intensa ed appagante. La città veneta è uno spettacolo per gli occhi e una carezza per il cuore di un artista. Il veneto è una terra meravigliosa dove ambientare film, interpretarli e...presentarli!”

La produttrice Roberta Melissa Marelli: "Probabilmente non tutti sono al corrente del fatto che dietro alle quinte di questo festival internazionale, pullulano decine e decine di iniziative altrettanto degne di nota. L'intervista che ha visto protagonista Ivan Zuccon, atta a far conoscere la sua arte anche nel nostro paese, è stata un piacevolissimo concentrato di cura e stile. Un momento intenso di emozioni che ha contribuito a valorizzare il grande talento del nostro regista e il suo ultimo meraviglioso lavoro. Dopo la premiere del 2 maggio scorso a Los Angeles, "Wrath of the Crows" sta ricevendo parecchi consensi dal pubblico, dalla critica e dai media. Sta partecipando a parecchi dei festival horror più importanti del mondo e la sua distribuzione sta avvenendo in maniera capillare proprio in questi mesi".

Lo staff di Filmania 


Il regista Ivan Zuccon tra gli attori Matteo Tosi e Michael Segal

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