sabato 25 marzo 2017

UNA GIORNATA DEDICATA ALL’HORROR PER IL FERRARA FILM FESTVAL




25 marzo - Penultimo giorno di proiezione cinematografica al Ferrara Film Festival  e il genere horror  è il grande protagonista con due lungometraggi  d’eccezione: ‘Rupture’ di Steven Shainberg e ‘House of Evil’ di  Luca Boni e Marco Ristori, preceduti dai due short movie ‘Orion’ diretto da Spencer Currie e ‘Stella’ di Massimiliano d’Epiro con Fausto Maria Sciarappa e Violante Placido.
Gli appassionati  del genere hanno potuto spaziare da un horror di tipo classico come ‘House of Evil’ , che narra la storia di una giovane coppia trasferitasi in una grande casa di campagna purtroppo infestata da strane presenze malefiche che renderà la loro vita difficile, a un horror come ’Rupture’ dove strane persone rapiscono una giovane donna per esperimenti genetici.  Due film, dunque, di grande impatto, seppure completamente diversi.
Secondo quanto ci rivela il simpaticissimo regista Luca Boni presente in sala assieme a William Gambini, uno degli attori del film che qui interpreta la parte di un pazzo  assassino,  ‘House of Evil’ è ambientato negli Stati Uniti, ma in realtà è stato girato interamente nella nostra Toscana seppure in lingua inglese. Oltre al paesaggio già stupendo di suo, il film offre splendide inquadrature e lunghi primi piani sugli attori, in particolar modo sullo sguardo glaciale del bellissimo Andrew Hardwood Mill che aumenta di molto la tensione ed inquieta lo spettatore. Una grande casa ‘del male’ come ci rivela il titolo stesso del film; un ambiente spazioso, apparentemente bellissimo, ma che nasconde nei suoi sotterranei una miriade di scarafaggi ed uno sconvolgente mistero.

con il regista Luca Boni


con l'attore William Gambini


Completamente diverso ‘Rupture’, proiettato per la prima volta in Italia proprio in occasione del Ferrara Film Festival  con una straordinaria Noomi Rapace (conosciuta soprattutto per il film ‘Uomini che odiano le donne),  qui nel ruolo di Renée Morgan, una giovane divorziata con un figlio dodicenne a carico, che viene costantemente osservata da telecamere nascoste e sparse in tutta la sua casa per essere poi rapita e dover cercare di sfuggire da un laboratorio di esperimenti genetici al di fuori di ogni legalità.  Un film intenso, adrenalinico, emozionante al cento per cento, con una tematica nuova  che riesce a tenere gli spettatori incollati allo schermo per l’intera durata del film senza concedere loro mai un momento di noia.

Ancora una volta il Festival ha mostrato il suo valore con la scelta di film di qualità, capaci di emozionare in tutti i sensi il pubblico presente in sala. L’horror rappresenta sempre un genere a sé, che attira i suoi appassionati sempre più esigenti e, per questo, il non cadere nel banale è importante. 

Noomi Rapace in una scena del film.


di Joe Lake

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