Secondo il quotidiano The Guardian l'ultimo 007, Skyfall, firmato Sam Mendes, guadagna carisma grazie a lui, Javier Bardem "il miglior cattivo" che Bond abbia mai conosciuto, degno avversario di un eroe che quest'anno compie 50 anni".
Come si spiega la cattiveria del suo personaggio?
"Raoul Silva è un uomo con un passato doloroso, perchè pensa di essere stato tradito da una persona a lui molto vicina e ha uno scopo da raggiungere, ma è pur sempre un essere umano. Decisamente diverso da Anton Chigur di Non è un paese per vecchi: per me lui era l'incarnazione della violenza".
Sul set si è emozionato?
"Voglio raccontarle questo aneddoto. Ero impegnato in una scena con Daniel Craig e Juy Dench, i due attori mi fissavano. In quel momento ho realizzato veramente dove e con chi mi trovavo e ho dimenticato tutte le mie battute. Abbiamo dovuto ricominciare da capo".
Si è divertito nonostante le sia toccata la parte dell'antieroe?
"Soprattutto per quello! Non sa che ho una predilezione per i cattivi? In generale, ciò che mi incuriosisce in un copione, oltre alla storia, è la profondità del personaggio che dovrò interpretare. E Raoul Silva ha mille sfaccettature".
Già, il "cattivo" dai capelli platino.
"Belli, vero? A suggerirli è stato il regista Sam Mendes e io mi sono subito adattato. In fondo molto meglio del taglio assurdo che portavo in Non è un paese per vecchi! (il film dei fratelli Cohen che nel 2008 gli fece vincere l'Oscar). Silva, come tutti i cattivi, gode di una maggiore libertà creativa. E' un personaggio iconico che si può interpretare realisticamente o giocando con la finzione. Per me la sua finzione erano le ciocche platino".
Quanto tiene al suo aspetto fisico?
"Non è qualcosa di cui mi preoccupo. Tra naso rotto, occhiaie e qualche chilo di troppo non credo di essere così interessante. Quando sono sul set cerco di mantenermi in allenamento, anche se non ho mai dovuto sottopormi allo stesso tipo di regime che, per esempio, deve seguire Daniel Craig. Di sicuro non sono disposto a rinunciare a una birra, nè ad un bicchiere di vino".
M.R.
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