sabato 11 novembre 2017

Massimo Bezzati parla del Festival 'SELVA NERA'





Si è appena conclusa la prima edizione del festival internazionale di lungometraggi di genere horror “ Selva Nera” tenutosi in provincia di Padova, quale è stata la motivazione che ti ha spinto ad organizzare  un evento cinematografico dalla tematica così singolare?
Buongiorno a tutti! Io e Stefano Bovi, scrittore e regista romano, abbiamo deciso di organizzare il “Selva Nera International Fantastic Film Festival”, primo festival di questo genere in Veneto, essenzialmente per 2 motivi. Il primo è quello di far conoscere film, sia italiani che stranieri (da tutto il mondo), che difficilmente troverebbero in Italia uno sbocco distributivo al cinema o nell’home video. Il secondo è favorire l’incontro e lo scambio di idee, in maniera assolutamente informale, tra artisti e pubblico.
Una manifestazione completamente gratuita con tanti lungometraggi e cortometraggi proiettati nelle giornate del 4  e del 5 novembre. Come sei riuscito ad organizzare un evento di questo spessore?
Hai detto bene: manifestazione gratuita. Un “dettaglio” che, puoi immaginare, fa sempre piacere al pubblico. Organizzare un evento del genere, piccolo ma estremamente complesso, è stato un parto gemellare, se non peggio! Abbiamo fatto tutto praticamente solo in 2 organizzatori, senza sponsor, aiuti politici, nell’indifferenza generale. Gli unici ad aiutarci, di fatto, sono stati i fans del cinema horror, il nostro pubblico. Senza di loro, senza il loro entusiasmo e senza l’aiuto che ci hanno dato sarebbe stato ancora più difficile.


Quali sono stati i vincitori e con quale motivazione sono stati premiati?
Il premio più importante, cioè il Miglior Film, è stato dato al lungometraggio australiano “Cat sick blues” di Dave Jackson. Un vero gioiellino del cinema estremo e trasgressivo, per certi versi geniale, completamente fuori di testa! Il Premio del Film più Originale è andato a “Sangue misto”, un film horror antologico italiano (7 registi per 7 episodi) nato da un’idea del genovese Davide Scovazzo. Ha vinto il premio per l’originalità della sua sceneggiatura. Il Premio del Pubblico è finito nelle mani di Diego Carli e del suo “Il caso Anna Mancini”, un piccolo cult horror parlato tutto in dialetto veneto. Il Premio alla Carriera invece è andato al mitologico regista veronese Andrea Marfori, autore negli anni 80 del cult trash “Il bosco 1”, film poi diventato famosissimo e distribuito un po’ in tutto il mondo.



Il Festival si è concluso da pochissimo, facendo una stima della manifestazione, come è stato accolto dalla cittadinanza e quali sono le tue valutazioni?
Dalla cittadinanza padovana il festival è stato accolto un po’ freddamente, purtroppo. Il pubblico nei 2 giorni del festival è stato numerosissimo, competente ed entusiasta. Però meno di un terzo degli spettatori era padovano/veneto, bensì in larga maggioranza da tutta Italia (Friuli, Lombardia, Liguria, Toscana, Campania…). Il “Selva nera” ha avuto un grande successo di pubblico, ma ci aspettavamo più visitatori della zona, anche perché avevamo fatto tantissima pubblicità sul territorio. Speriamo che per la seconda edizione del festival, nel 2018, ci sia una maggiore presenza di spettatori padovani. Noi li accoglieremo a braccia aperte! In generale, riguardo questa prima edizione, non possiamo fare altro che valutazioni positive, visto il grande afflusso di pubblico e artisti, e l’entusiasmo generale nei 2 giorni del festival!





Cosa vorresti aggiungere a questa intervista che non è stato ancora detto?
Vorrei aggiungere dei ringraziamenti alle poche ma generose realtà che ci hanno aiutato e pubblicizzato maggiormente in questa prima edizione: i ragazzi del gruppo Facebook “Horror Estremo”, Andrea Bianchi di “Cinema zoo”, Andrea Rurali e il sito di cinema “Cineavatar”, il sito “Cinema Italiano Database”, “Radio Cooperativa” di Padova, “Radio Onda d’Urto” di Brescia e  “Radio Stonata” di Bari. Un caloroso ringraziamento anche a voi che ci avete gentilmente concesso questo spazio per parlare del festival!
 E noi del blog ricambiamo con un caloroso IN BOCCA AL LUPO, invitando tutti i nostri lettori all’edizione dell’anno prossimo!!!!

Intervista di Joe Lake.