domenica 10 marzo 2013

Christine Cristina





 Regia: Stefania Sandrelli

Cast: Amanda Sandrelli, Alessio Boni, Alessandro Haber


Ambientato in Francia tra il 1380 e il 1430, Christine Cristina (interpretato da Amanda Sandrelli) narra di una giovane nobildonna rimasta da poco vedova con due figli. Privata dei suoi beni, in quanto donna e obbligata a lasciare il proprio castello, Christine Cristina rimane letteralmente in miseria, senza un posto dove andare né denaro per vivere. Christine Cristina ed i suoi figli vagano per la Francia finché a dar loro ospitalità è Thérèse, una vecchia amica lavandaia sposata ad un menestrello, il quale inizialmente si oppone ad averli in casa. Ubriacone e squattrinato anche lui però non può che riconoscere il grande talento artistico della donna e decide di mettere in musica le sue rime. Christine Cristina è, infatti, una nobildonna colta, istruita, una poetessa geniale, capace di andare oltre la sua epoca, di rivoluzionarne il pomposo modo di scrivere, lo stile ma soprattutto i contenuti. I suoi componimenti descrivono, infatti, le miserie, le ingiustizie e le sofferenze che affliggono la gente del suo tempo. Snello, asciutto, comprensibile, il suo linguaggio poetico è capibile da tutti, amato dalla povera gente e osannato nelle osterie dove persino i dotti si prendono la briga di andarci pur di ascoltare i suoi scritti.
Criticata apertamente dai sapienti del suo tempo, per altro tutti rigorosamente uomini, Christine Cristina inizia ad essere temuta anche dal potere vigente; ma perseguitare una nobildonna, seppur decaduta, per le sue idee sarebbe come ammettere pubblicamente le sue capacità intellettuali e,dunque, si preferisce colpirla intimamente, perseguitare i suoi affetti più cari, condannare a morte coloro che ne perpetuano e sostengono l’opera. Anche il suo affascinante e ricco protettore, qui interpretato da un sublime Alessio Boni, rischia la vita assecondando ed incoraggiando il genio di Christine.
Un film toccante, nuovo, intelligente  quello della regista Stefania Sandrelli, che stimola la riflessione su di una società, non molto diversa dalla nostra, in cui le critiche verso un potere miope e spietato vengono ferocemente messe a tacere, specie se a proliferarle è un giovane genio femminile. L’ostruzionismo verso le donne si perpetua immutabile da secoli a causa di un’egemonia maschile radicata in qualunque strato sociale, come emerge ampiamente da questo film. La donna deve essere zittita, il suo genio sminuito, non solo perché scomodo, ma soprattutto in quanto presente in un “essere femminile”.
Christine Cristina è un film capace di sottolineare questi aspetti, di dare voce ad una poetessa spesso derisa dai dotti del suo tempo, dimenticata dalla storia ed ingiustamente esclusa dai libri antologici, senza mai cadere nel patetico o nel banale; un film, oserei dire, alla stregua dei grandi capolavori italiani che hanno reso il nostro cinema famoso in tutto il mondo.

F.P.


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